La nostra storia
La storia del Fogolâr Furlan di Verona
di Paolino Muner
Appena terminata la guerra (1945) è attivo un Fogolâr. Non vi sono date certe e le prime notizie risalgono al febbraio 1946 allorquando la Società Filologica Friulana fa dono al sodalizio di un volumetto di poesie: “Fueis di Lèria” di Vittorio Cadel con la seguente dedica: «Omaggio della Società Filologica Friulana di Udine al Fogolâr Furlan di Verona». Nello stesso mese giunge, come «Dono dell’autore al Fogolâr Furlan di Verona» l’almanacco “Avanti cul Brun! ….” di Titute Lalele.
Ulteriori testimonianze sono costituite dalla corrispondenza, sempre del ’46 indirizzata ai componenti del Fogolâr che si riuniscono in “Via Teatro Filarmonico, presso Albergo Ciopeta, dietro via Roma” come si può leggere nell’intestazione di una cartolina.
Da allora silenzio ed oblio di questo primo tentativo fino al terribile terremoto del 1976. Nell’inverno di quell’anno una signora friulana, la signora Bruna Brusini Melotti, contattava i friulani che conosceva a Verona e l’11 febbraio 1977 alle ore 16 presso l’Hotel Verona, in Corso Porta Nuova, 47, si riunì il nocciolo che diede vita al futuro Fogolâr Furlan di Verona.
Era costituito da: Bruna Brusini Melotti, Marì Degano Facco, Rita Dri Cagni, Franco Fracasso, Maria Bizzaro Menini, Paolino Muner, Chiara Castellano Munini, Marisa Macorigh Caltran, Alfeo Nonis, Sistina Castellano Pascoli, Eleda Pittoritto, Ida Pecoraro Mazzoli, Silvia Ronzon, Leonilde Ronzon, Luciano Tosolini, Luisa Salvador Valbusa, Guerrino Venier, Paolo Fumei, Facco Loredana
Il 28 aprile 1977 presso una sala dell’Istituto Don Bosco di Via Provolo si tenne la prima assemblea dove venne presentata la prima bozza dello Statuto. Si raccolsero i nomi dei soci che avrebbero accettato le nomine per le cariche sociali e si fissò la data delle votazioni: 11 maggio 1977. Il 23 maggio venivano nominati i consiglieri che, all’unanimità, elessero a presidente il generale degli Alpini Luciano Orlando.
Alla mancanza della sede si supplì con la coabitazione in quella del G.A.S.V.(Gruppo Alpino Scaligero Verona) gentilmente concessa su interessamento del socio Mario Craighero. Il 21 dicembre 1979 veniva inaugurata la sede attuale dopo sei mesi di duro lavoro da parte dei soci.
18 maggio 1980: 700 friulani provenienti da tutta Italia e dall’estero rispondevano alla chiamata fatta dal Fogolâr per un convegno, antesignano di quelle che saranno le Annuali Giornate degli Emigranti, da trascorrere sul lago di Garda su due motonavi della flotta.
11 ottobre 1980: Inaugurazione ufficiale della sede con la presenza di Ottavio Valerio e delle Autorità Civili e Militari della Città di Verona.
Inizia la vera vita dell’Associazione per il raggiungimento degli scopi prefissi: riunioni dei soci al sabato sera, gite sociali e serate culturali. Fra i relatori ricordiamo: Ardito Desio, Luciano Bosio, Alberto Ricotti, Lelo Cjanton e, più recentemente, Aurelio Pantanali, Gianni Lollis, Saverio Cinti, Roberto Rossini e tanti altri ancora.
Per circa sette anni ebbe vita un Coro Polifonico, diretto dal maestro Claudio Tubini, molto apprezzato sia a Verona che nelle trasferte in regione e fuori. Nel settembre del 2009 il coro aveva ripreso la sua attività. Purtroppo, per il Covid, ha dovuto sospendere l'attività e da allora è rimasto inattivo.
Esiste una biblioteca ricca di 800 volumi circa sia di opere in friulano che in lingua italiana.
Al primo presidente, il generale Luciano Orlando, venuto purtroppo a mancare prematuramente, successe l’architetto Lorenzo Rosa Fauzza, quindi Paolino Muner, Bruno Cuzzolin (per ben 27 anni), poi nuovamente Paolino Muner.
Dal 2008 al 2020 il presidente è stato Enrico Ottocento.
Nell’ottobre 2020 per la prima volta il presidente eletto è stata una donna, Gina Maddalena Schiff che ha gestito il Fogolar nel periodo del Covid.
Con l’assemblea del 13 luglio 2023 è stato eletto il nuovo presidente Marco Ottocento che è attualmente in carica.
I Fogolârs Furlans su Wikipedia
I Fogolârs Furlans sono presenti anche su Wikipedia, l'enciclopedia di internet. Qui sotto è riportato il testo. Per entrare direttamente sulla pagina di Wikipedia cliccate qui.
I Fogolârs Furlans (al singolare: "Fogolâr Furlan", ossia "Focolare Friulano") sono delle associazioni diffuse in tutto il mondo e costituite da emigrati originari del Friuli Storico e loro discendenti, perlopiù nativi locutori di lingua friulana, ma anche del dialetto veneto (per gli originari dell'area venetofona in provincia di Pordenone e Venezia, o di altre piccole isole linguistiche venete), del Resiano, dei dialetti germanici del Friuli e talvolta anche dello dello sloveno beneciano.
Situate perlopiù nei centri di maggiore immigrazione, sono associazioni che raccolgono l'eredità culturale e sociale dei friulani nel mondo, e che promuovono il mantenimento e lo sviluppo della lingua e della cultura tra i friulani "delle generazioni successive" nonché i rapporti tra le comunità e la madrepatria. Ne esistono numerosi anche in Italia, specie nelle località di forte migrazione storica come l'Agro Pontino o le grandi città del nord e del centro. Inoltre due Fogolârs Furlans sono presenti in aree storiche del Friuli, ossia quello di Portogruaro, mandamento storicamente appartenuto al Friuli ma dall'800 aggregato alla provincia di Venezia, area pertanto non di immigrazione ma di presenza storica friulana, e quello di Monfalcone, area storica friulana dove tuttavia i friulani (tali per lingua praticata e/o per semplice affermazione di identità) sono oggi una minoranza in confronto alla componente veneto-giuliana maggioritaria.
Oltre ai "Fogolârs Furlans" esistono varie associazioni nel mondo del tutto analoghe che portano però il nome di "Famee Furlane" ("famiglia friulana", al plurale "Fameis Furlanis"). Tutte queste associazioni costituiscono di fatto una rete, collegata alla madrepatria da numerose attività volontarie, nonché dalle attività sociali e informative promosse dall'Ente Friuli Nel Mondo, ente privato della regione Friuli-Venezia Giulia che dal 1952 pubblica un mensile bilingue italiano/friulano (Friuli nel Mondo) distribuito per corrispondenza e avente la sua massima diffusione proprio tra i soci e i simpatizzanti dei Fogolârs.