Il coro ha cessato l'attività nel 2019
La composizione del coro (da sinistra a destra): Paolino Muner, Romeo Como, Maestro Claudio Tubini, Gianni Del Fabbro, Ivano Modena, Felice Zucca, Vincenzo Tutone, Giorgio Della Puppa, Adriano Bellamoli, Giancarlo Guardini, Franca Vicentini, Giuliana Monsutti, Pia Tubini, Maria Franco, Luciana Milano, Marisa Macorigh, Mary Degano, Lucia Zulini, Fiorenza Mambelli, Daniela Rigoni, Nidia Lucchetti, Giuliana Costantin, Rosa Passarella, Maria Rosa Fogar, Ugorina Franchini, Patrizia Lavizzari, Anna Maria Boarini, Donatella Tubini.
Il maestro Claudio Tubini Il coro nella chiesa di Santa Maria Regina - 4 marzo 2017
La maestra Kyung Lee Hee
Alcuni componenti del primo nucleo del coro
Gli eventi del coro
I video delle esibizioni del coro li trovate all'interno degli "Eventi passati" in corrispondenza di ciascun evento.
Tradizionale Messa delle Palme
Domenica 25 marzo 2018 ci siamo ritrovati presso l'Istituto Salesiani "San Zeno" per la tradizionale Santa Messa delle Palme.
Alla fine della celebrazione, il coro del Fogolâr ci ha fatto ascoltare alcuni canti e villotte friulane.
Concerto del coro del Fogolâr Furlan
Il nostro coro, su richiesta dell'Università Popolare di Istruzione e Formazione del quartiere Trento, ha eseguito alcuni brani del suo repertorio presso la sala della parrocchia "Santo Spirito" (in via Magellano 13, nel quartiere Navigatori).
Concerto del coro del Fogolâr Furlan per l'U.P.I.F.
Concerto di Natale del coro del Fogolar Furlan di Verona, diretto dal maestro Claudio Tubini, per l' UPIF (Università Popolare di Istruzione e Formazione) del 20 dicembre 2017.
Natale del Fogolâr Furlan di Verona
Il 17 dicembre 2017 il coro, diretto dal nostro maestro Claudio Tubini, ha accompagnato la tradizionale messa natalizia del Fogolâr, che ha avuto luogo presso l'istituto dei Salesiani "San Zeno” in borgo Milano.
I coristi alla "Tradotta" degli alpini
I coristi e il maestro hanno rinnovato la bella abitudine di recarsi alla "Tradotta" degli Alpini per mangiare e cantare in allegria.
Tradizionale Messa delle Palme
Presso l’Istituto Salesiani, il coro del Fogolar ha accompagnato la Messa delle Palme (9 aprile 2017).
Alla fine della Messa il coro ha eseguito un breve concerto che comprendeva le nuove canzoni del suo repertorio.
Partecipazione della S. Messa delle 18.30 di sabato 4 marzo 2017, nella parrocchia di S. Maria Regina di Verona.
Natale del Fogolâr Furlan di Verona
Il 18 dicembre 2016 il coro, diretto dal nostro maestro Claudio Tubini, ha accompagnato la tradizionale messa natalizia del Fogolâr, che ha avuto luogo presso l'istituto dei Salesiani "San Zeno” in borgo Milano.
Incontro di aggregazione con il gruppo del coro
Abbiamo organizzato un incontro di aggregazione con il gruppo del coro con visita guidata alla Verona romana sotterranea.
Partecipazione della S. Messa delle 18 di sabato 8 ottobre 2016, nella parrocchia di S. Maria Immacolata di Verona.
Visita al Santuario "Madonna della Corona"
Il coro ha animato la Santa Messa al Santuario "Madonna della Corona".
Il pranzo al "Rifugio Merlini" a Ferrara di Montebaldo, è stato preperato dagli alpini.
Il primo giorno di aprile il coro del Fogolar Furlan ha organizzato il "Concerto di primavera", presso il teatro parrocchiale San Domenico Savio, in via Umbria a Verona.
Tradizionale incontro pre-Pasquale
Il coro del Fogolâr Furlan di Verona, diretto dal maestro Claudio Tubini, ha accompagnato la Santa Messa delle Palme, presso l'istituto Don Calabria a Verona. Come da tradizione, si è tenuto un breve concerto del nostro coro, con alcuni brani del sempre più corposo repertorio.
Sabato 19 marzo - ore 18.30 - Santuario S. Teresa (Borgo Roma).
Percorso di memoria e di ascolto
Giovedì 12 marzo 2016, alle ore 18.30, presso la chiesa S.S. Apostoli in corso Cavour a Verona, il prestigioso gruppo corale "Coro Natissa di Aquileia" ha tenuto un concerto "percorso di memoria e di ascolto".
L'evento ci era stato segnalato dal prof.Lollis, che conosce bene il coro.
Il nostro gruppo corale si è esibito il 20 dicembre alle ore 9.30 nella chiesa di S.Toscana e poi alle ore 11, per beneficenza, presso la sede della Fevoss, in via S. Toscana, 9.
Tradizionale Messa prenatalizia
Alle ore 10.30, presso la chiesa dell’Istituto Salesiani di San Zeno, in borgo Milano, Don Emilio e Don Aldo Castenetto hanno celebrato la tradizionale messa in lingua friulana.
Ha partecipato il coro del Fogolâr Furlan di Verona, diretto dal maestro Claudio Tubini, che ci ha fatto ascoltare alcuni canti e villotte friulane.
Incontro di aggregazione con il gruppo del coro
Domenica 29 novembre 2015 alle ore 12.30 presso la nostra sede si è tenuto un incontro di aggregazione con il gruppo del coro.
Il coro del Fogolâr Furlan ha partecipato con un proprio stand alla Fiera della Coralità, che ha avuto luogo alla Gran Guardia nei giorni 17 e 18 ottobre 2015.
Lunedì 8 giugno 2015 - Cena alla "Tradotta degli alpini"
Dopo le ultime prove della stagione i coristi si sono ritrovati alla "Tradotta degli alpini" di borgo Milano per mangiare qualche cosa in compagnia e allegria.
Sabato 30 maggio 2015 - Festival della coralità
Il nostro coro si è esibito, alle ore 21, presso l'auditorium del comune di Tregnago, nel contesto dell'ultima serata della manifestazione dedicata ai canti di guerra e pace, nel centenario della Grande Guerra.
La prova di lunedì 18 maggio 2015 ha riguardato il "Pot-pourri di villotte friulane".
Concerto di cori internazionale 2015
Venerdì 10 aprile 2015 si è svolto un concerto di cori di livello internazionale nel teatro della chiesa di San Domenico Savio a Verona.
Tradizionale Messa per la benedizione delle Palme
Domenica 29 marzo 2015, presso la chiesa dell'Istituto Salesiani di S. Zeno, è stata celebrata la tradizionale messa delle Palme.
Sabato 7 marzo 2015 il nostro coro ha partecipato alla Messa cantata alla basilica di Santa Teresa.
Incontro dei coristi con i soci del Fogolâr
Domenica 18 gennaio il nostro coro ha organizzato il tradizionale incontro annuale con i soci del Fogolâr.
Concerto al Centro Polifunzionale Don Calabria
Giovedì 15 gennaio 2015, alle ore 10.30, il nostro coro ha cantato al Centro Polifunzionale Don Calabria di S.Zeno in Monte a Verona.
Lunedì 22 dicembre 2014, alle ore 17, il nostro coro ha cantato per il "Gruppo anziani" di Borgo Milano.
Il coro del Fogolâr Furlan al concerto di Natale di Casteldazzano
Nel pomeriggio di domenica 21 dicembre il coro del Fogolâr si è esibito in un concerto di cori nella Chiesa di S.Maria in Casteldazzano unitamente ai cori "Corale S.Maria in Azzano" e "Corale di Caselle di Sommacampagna".
Tradizionale Messa prenatalizia
Domenica 14 Dicembre, presso la chiesa dell'Istituto Salesiani S. Zeno, Don Emilio ha celebrato la Santa Messa in friulano.
Ha partecipato il coro del Fogolâr Furlan di Verona diretto dal maestro Claudio Tubini.
Dopo la messa ci siamo ritrovati presso il ristorante "Tenuta Albertini" di Zevio, dove ha avuto luogo il pranzo sociale.
Santa Messa cantata alla Basilica di S.Teresa
Sabato 6 dicembre il coro del Fogolar Furlan di Verona si è esibito durante la celebrazione della Santa Messa alla Basilica di S.Teresa.
Iniziativa del coro per l'associazione "La Via dei Concerti"
Venerdì 28 novembre il coro del fogolar si è esibito a Cazzano di Tramigna per animare la presentazione della tappa veronese dell'associazione "La Via dei Concerti".
Iniziativa del gruppo corale del Fogolâr Furlan di Verona
Sabato 22 Novembre il nostro coro ha partecipato al concerto dei tre cori diretti dal maestro Claudio Tubini presso la sala Tommasoli in via Ludovico Perini, in borgo Venezia.
Oltre al coro del Fogolar Furlan hanno partecipato anche il coro "Cesare Battisti" di Verona e "La Castellana" di Castel d'Azzano.
Il coro al Festival Biblico 2014
Sabato 22 maggio ha avuto luogo l'evento che riguardava il capitolo delle "Nozze di Cana".
Il coro ha partecipato con l'esecuzione di alcuni brani.
Domenica 4 maggio nel loggiato del Palazzo della Gran Guardia si è svolta la mostra-fiera della coralità.
Il Fogolar Furlan ha partecipato con un proprio stand e con la partecipazione del coro del Fogolar Furlan diretto dal maestro Claudio Tubini.
Il coro alla messa di Pasqua 2014
Il coro ha accompagnato la Messa pre-pasquale che ha avuto luogo domenica 13 aprile 2014.
Per vedere i video cliccate sul titolo.
Il coro alla messa di Natale 2013
Il coro ha accompagnato la Messa prenatalizia del Fogolar Furlan che ha avuto luogo domenica 15 dicembre nella chiesa dell'Istituto Salesiani S.Zeno.
L'intervento del coro in occasione della conferenza del Gen.Rossini sulla Grande Guerra del 1915/18
Il coro del Fogolar ha cantato le canzioni popolari dei soldati della grande guerra - 4/12/2013.
Il pranzo dei coristi con gli amici del Fogolar
Il resoconto e il video dell'incontro che ha avuto luogo alla sede del Fogolar il 1° dicembre 2013.
Concerto corale a Castel d'Azzano
Il coro del Fogolar ha partecipato al concerto di cori che si è svolto a Castel d'Azzano.
Uscita del gruppo corale a Oseacco di Resia (Udine)
Il nostro coro ha partecipato alla 21° "Festa del Frico Resiano" che ha avuto luogo a Oseacco di Resia domenica 18 agosto.
Il coro alla messa di Pasqua 2013
Il coro ha accompagnato la messa pre-pasquale che ha avuto luogo domenica 24 marzo 2013.
Per vedere i video cliccate sul titolo.
Incontro di aggregazione del Gruppo Corale
Il gruppo del coristi ha organizzato l'incontro conviviale annuale presso la sede del Fogolar. Sono intervenuti i coristi con familiari e amici ed anche un folto gruppo di soci del Fogolar.
Il coro alla messa di Natale 2012
Il coro ha accompagnato la Messa prenatalizia del Fogolar Furlan che ha avuto luogo domenica 9 dicembre nella chiesa dell'Istituto Don Calabria.
Questi sono i componenti del coro nell'anno 2012-2013.
Maestro Claudio TUBINI - tel. 045.519058 - cell. 348.7921655
BASSI
BERNARDIS Marco
COMO Romeo
DEL FABBRO Gianni
DELLA PUPPA Giorgio
DEMATTIO Claudio
FASOLI Giorgio
MODENA Ivano
MUNER Paolino
TENORI
BETTELLINI Aronne
GRATTON Ervino
GUARDINI Giancarlo
RINALDIN Giorgio
TUTONE Vincenzo
VENTURI Giovanni
VICENTINI Franca
CONTRALTI
BENETTI Anna Maria
BRANCHI Antonella
COMAI Rosanna
DEGANO Mary
FRANCO Maria
MACORIGH Marisa
MEDAINA Mara
MONSUTTIGiuliana
SOPRANI
CATALANO Lilli
FRANCHINI Ugorina
COSTANTIN Giuliana
FOGAR Maria Rosa
LUCCHETTI Nidia
MAMBELLI Fiorenza
MARTINI Licia
MILANI Ivana
RIGONI Daniela
ZULINI Lucia
Cambiamento nella direzione del coro: dalla maestra Kyung Lee Hee al maestro Claudio Tubini.
di Maria Franco
(articolo già pubblicato su "La Vos dal Fogolar")
Il coro del Fogolar Furlan di Verona ha un nuovo direttore, che è poi... una direttrice.
Com'è noto il maestro Claudio Tubini ha lasciato la direzione del coro per altri impegni e noi lo ringraziamo di cuore per quanto fatto in questi anni con passione e competenza. Tante grazie e tanti auguri.
Al suo posto è giunta una ragazza dai lunghi capelli neri, dal tratto gentile e dagli occhi a mandorla.
Il suo nome è… vagamente friulano: Kyung Hee (nome) Lee (cognome).
È nata nella Corea del Sud e vive da circa 18 anni in Italia. È un soprano, laureata in musica sacra. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti inerenti al canto e collabora con la Fondazione Arena.
I coristi ne sono stati colpiti positivamente. Hanno apprezzato il suo aspetto dolce, la sua bella voce, la serietà e la precisione che pone nel proprio lavoro. Ai friulani questo piace.
Kyung Hee, piena di entusiasmo, ha raccolto quel che... restava del coro lasciato dal maestro Tubini.
Alla nuova direttrice auguriamo buon lavoro.
Il coro ha accompagnato la Messa delle Palme che ha avuto luogo all'Istituto Don Calabria il 1° aprile.
Alla fine della messa il coro ha eseguito un breve concerto corale.
Concerto di canti natalizi - 26 dicembre 2011
L'esibizione del coro del Fogolar all' 8° concerto di canti natalizi di San Martino Buon Albergo.
Il coro ha accompagnato la messa natalizia con inni religiosi.
Alla fine della messa ha eseguito un breve concerto corale.
Il coro alla messa pre-pasquale 2011
Domenica 17 aprile ha avuto luogo il tradizionale incontro pasquale del Fogolar.
Il coro ha accompagnato la messa con canti religiosi. Alla fine si è esibito in un breve concerto.
L'incontro con i coristi e gli amici del coro
Il resoconto e le foto dell'incontro che ha avuto luogo alla sede del Fogolar il 23 gennaio 2011.
Il coro alla messa di Natale 2010
Domenica 12 dicembre 2010 c'è stato il tradizionale incontro natalizio per i soci del Fogolar.
Potete vedere i video dei canti eseguiti dal coro durante la messa.
La prima uscita del coro del Fogolar - 19 settembre 2010
L'articolo è di Mary Degano - Sono incluse de foto del coro a Trento.
Come è organizzato il coro e chi sono i coristi.
Il coro del Fogolar è formato da 4 gruppi:
Donne: Soprani e Contralti
Uomini: Tenori e Bassi
Soprani:
Fausta Croce
Gina Garonzi
Giuliana Costantin
Ivana Milani
Luciana Martini
Luisa Spiniella
Mariarosa Comparin
Contralti:
Anna Graziella Scotti
Antonella Branchi
Giuliana Monsutti
Lucia Muner
Maria Franco
Mariarosa Della Puppa
Marisa Macorigh
Mary Degano
Tenori:
Aronne Bettellini
Francesco Giannuzzi
Giancarlo Guardini
Giorgio Rinaldin
Giovanni Venturi
Quirino Maestrello
Bassi:
Claudio Demattio
Gianni Del Fabbro
Giorgio Della Puppa
Paolino Muner
Romeo Como
Mostra fiera della coralità: sabato 2 maggio - domenica 3 maggio 2010
L'articolo di Maria Franco sulla manifestazione che è diventata ormai una tradizione veronese.
Potete vedere anche le foto del coro scattate nel corso della manifestazione.
Il coro alla messa pre-pasquale del 2010
La partecipazione del coro alla messa del 28 marzo 2010 alla chiesa dell'Istituto Don Bosco.
Articolo di Maria Franco già pubblicato nel notiziario "La Vôs dal Fogolar".
Alla gita di Marano, effettuata nel maggio 2009, diversi giovani sia veronesi che di origine friulana, si sono messi a cantare allegramente. Ascoltandoli con simpatia, nacque in me il desiderio, intrattenibile, di riprovare a costituire un nuovo "Coro del Fogolar Furlan" coinvolgendo più giovani possibile.
Il Friuli ed il Veneto sono sempre stati legati da un passato comune fatto di lavoro onesto, miseria, guerre, emigrazione, ma sempre animati da fattivi sentimenti di collaborazione e d'amicizia. Perché non riprovare a cantare assieme i canti popolari della nostra tradizione friulana e veneta, le amate villotte, i canti della montagna, i canti degli alpini?
Perché io, come il veneto Bepi Sartori ed il friulano David Maria Turoldo, credo fortemente nell'importanza dello stare assieme, del collaborare, del creare nuove amicizie, condividendo la gioia di cantare in coro.
Ho pensato di chiedere la disponibilità e l'aiuto indispensabile del Maestro Claudio Tubini, amico e socio onorario del Fogolar, che già diresse con successo il coro precedente. Poi mi sono attivata per trovare una sede raggiungibile (senza tanti problemi di parcheggio) per fare le prove settimanali. Ho fatto tante telefonate a giovani e meno giovani per trovare i componenti necessari e, finalmente, il 21 settembre 2009 ci siamo ritrovati e si è ricominciato a cantare!
Non tutti coloro che sono stati contattati hanno risposto all'appello, per motivi diversi: di lavoro, di famiglia, di salute o di lontananza, ma molti hanno risposto di sì e già da diverse settimane ci troviamo per rispolverare vecchi pezzi o per prepararne di nuovi.
Le prove si fanno nelle sere di tutti i mercoledì dalle 18,30 alle 20,30 circa, nella sala di lettura "Davide Caprioli" presso la Scuola Media Fedeli di Borgo Milano, via degli Abruzzi 26, Verona, con entrata da via Fratelli Rosselli. Chiunque sia interessato a questa iniziativa e si possa impegnare ad essere presente alle prove sarà accolto a braccia aperte. Per informazioni telefonatemi liberamente (tel.045.572589).
Maria Franco
Storia del coro del Fogolar Furlan di Verona
È un estratto da una pubblicazione di Maria Franco che descrive brevemente le vicende del coro.
IL REPERTORIO DEL CORO
Questo è il repertorio dei brani che il coro del Fogolar Furlan ha eseguito nel corso degli anni.
Friulano
Alpin furlan
Ce biele lune
Ce bielis maninis
Pot-pourri di villotte friulane
Sant
Veneto
Italiano
In Te confido
Monti scarpazi
La tradotta
Le Dolomiti
Monte Canino
Più presso a te
Salve Regina
Ta-pum
Ti seguirò
Va l'alpin
Va pensiero
Altre lingue
Le villotte sono la voce del popolo
di Maria Franco
Il robusto e spontaneo equilibrio dell'indole friulana si palesa nel contenuto poetico delle villotte. Esse sono brevi, semplicissime e, nel giro di soli quattro versi, rivelano in forma concisa ma compiuta, un sentimento, un concetto, un desiderio. Hanno per tema abituale l'amore che si manifesta, ora con dolcezza, soavità, tenerezza e altre volte con accenti più forti e aspri perché suscitati da cruccio, gelosia, vendetta, rimorso…
Al sentimento dell'amore ogni altro elemento è subordinato. Anche il culto della natura traspare spesso dai canti. Il cielo, il paesaggio, i fiori vengono evocati solo in quanto occasione per ricordare un idillio. E il sole che sorge o tramonta, la luna e le stelle in cielo, le montagne che chiudono l'orizzonte offrono lo spunto per esprimere pensieri che si rivolgono alla persona amata.
Nei mille paesini friulani di pianura e di montagna i giorni trascorrono lenti. Quando ci si incontra nelle osterie, nelle sagre o nelle feste paesane si cantano le melodie antiche con allegria e con rispetto. Nascono così numerosi e spontanei i complessi corali che nel loro repertorio hanno quasi solo canti popolari: è un modo per stare insieme e mantenere vive le tradizioni che sono sempre cultura.
Anche i soci del Fogolar Furlan di Verona hanno sentito la necessità di ritrovarsi per ricordare e cantare le antiche e le recenti villotte del loro Friuli.
La villotta friulana su Wikipedia
Questa è la villotta friulana secondo l'enciclopedia on-line Wikipedia.
Sotto al testo al testo in italiano trovate anche un breve testo in friulano.
L'enciclopedia Wikipedia è pubblicata in oltre cento lingue tra cui il friulano.
La villotta friulana (vilote furlane) è una manifestazione di cultura tradizionale, all’inizio tramandata oralmente.
In Friuli il canto popolare era indicato con i termini "cjançon", "cjançonete", "cjantose" e, in Carnia, anche con "danze" e "raganiza" (filastrocca). Questo tipo di canto non era solo in friulano, ma anche in veneto e in italiano e, nelle zone di confine nord-orientale, anche in tedesco e sloveno.
Dal punto di vista poetico la villotta è composta da 4 ottonari a rima alternata ed è equivalente ai rispetti ed agli strambotti dell'Italia centro-meridionale.
A Ermes di Colloredo, poeta, autore di versi ottonari, si attribuisce il momento di passaggio della villotta da espressione folclorica a produzione d'autore. Fu infatti la studiosa e musicologa Ella de Schouls-Adaiewsky ad analizzare il fenomeno villotta agli inizi dell'ottocento arrivando alla definizione di una cronologia nell'evoluzione della produzione villottistica da fenomeno di tradizione orale a produzione compositiva d'autore.
Testi
Le parole dei canti popolari erano il frutto della fantasia di qualche improvvisatore e, passando di bocca in bocca e di paese in paese, venivano modificate a seconda del gusto personale finché del loro autore originario si perdeva il ricordo.
Il contenuto poetico in genere si esauriva nel giro di quattro versi di otto sillabe e talvolta anche di cinque, sette, dieci o addirittura undici sillabe, ma non erano rari i casi di contrasti o catene, in cui due gruppi di cantori alternavano le strofe, cercando di mantenere vivo il canto il più a lungo possibile, perfino inventando le parole sul momento.
Accadeva così che quartine diverse fossero abbinate alla stessa melodia e che una stessa quartina venisse cantata con musica e ritmo diversi in diverse zone geografiche del Friuli. Sembra essere stata la risposta popolare al colto madrigale e si caratterizza per la disposizione polifonica delle voci, caratteristica nel XIV secolo presente solo nell’area del Friuli storico.
Forma poetica
La forma poetica è quella chiusa di quattro ottonari alternati piani (primo e terzo) e tronchi (secondo e quarto). La modalità armonica era caratteristicamente in "maggiore" in tempo dispari (possibile sentore di provenienza slavo-balcanica). Questo potrebbe mostrare in musica un aspetto del carattere friulano: anche la malinconia e lo sconforto sono misurati e contenuti senza cadere nel patetico e nello scontato musicale del modo "minore".
Il musicologo Fausto Torrefranca (1883 - 1955), sostiene che la villotta nasce alla fine del ‘400 come aria di danza a canto, dove la voce portante veniva mescolata, in un dialogo tra voce solista e coro d’accompagnamento, a comporre una polifonia, incatenata dal “nio”, sorta di ritornello atto al ballo, ma anche legante tra diverse quartine.
Sembra una stretta gabbia, ma è la forma di espressione che ha funzionato per almeno quattro secoli permettendo alla forma di modello chiuso una libera e fertile espressione popolare ancora viva seppur in forma popolaresca.
Michele Leicht (1827-1897), storico cividalese, sostiene che questi piccoli canti sono la forma filosofica friulana per aggiungere contenuti e arricchire lo spirito.
Un pensiero malinconico che libera, o che allarga la sensazione momentanea di libertà, per insaporire il presente. La vena poetica stava nella grande capacità di rimescolare le parole e tirare fuori il succo, alludendo, pungendo con ironia, senza mai toccare il nervo del dente che duole. Un lampo che scoppiettando arriva dritto al bersaglio.
Forse chi delle villotte ne ha scritto in maniera più estatica è stato Pier Paolo Pasolini (1922-1975), che definisce un “cjandît lusôr inocent” (una luce candida e innocente) così ne scrive “Brevità metrica, che del resto si fa profonda nell’intimità dei contenuti, e vasta nella melodia: a esprimere come si canta uno spirito talvolta ciecamente malinconico, malinconico come possono esserlo certi sperduti dossi prealpini, di sera, d’inverno; e talvolta colmo invece di un’allegria accoratamente rozza, sgolata, di cui si empiono piazzette e orti nei vespri odorosi di pino, nelle notti tiepide”.
Soggetti e fonti storiche
I soggetti prediletti delle villotte sono, secondo una famosa raccolta di Adalgiso Fior (1954, Milano, ristampa anastatica Associazione Culturale Fûrclap 2003), danze, frizzi e ripicchi, dispetti, amore sereno, amore sfortunato, mestizia, la casa, i paesi, il lavoro, la natura, i tempi di guerra, l'emigrazione, la filosofia popolare.
Il termine "vilote" apparve, probabilmente per la prima volta, nel 1821 nel periodico "Il strolic furlan". Dalla fine dell'Ottocento indicava i canti in friulano su metro ottonario e poi, per estensione, anche quelli d'autore su metro diverso, purché con contenuti riferiti alla tradizione.
Le vere e proprie raccolte di villotte furono realizzate a partire dal 1865 quanto ai versi e dal 1892 quanto alla musica. I soggetti prediletti dele villotte sono l'amore, la natura, l'invito sessuale, il sarcasmo, la canzonatura, la rivendicazione, la guerra, l'emigrazione.
Nonostante la sua natura armonica e polivocale la villotta tuttavia non nacque “per coro”: si cantava in piccoli gruppi spontanei, molto più spesso a due voci con la parte più grave ad eseguire i gradi fondamentali della scala, prediligendo una vocalità aperta se non stridula nelle voci femminili, e si amava cantare lentamente, “trascinando” le note e con fioriture.
L'origine delle melodie è un tema dibattuto e al centro di diverse ipotesi: quella aquileiese, come imitazione delle sequenze ecclesiastiche della monodia liturgica patriarchina; quella celtica, basata sulla forma di canto simile a quello a due voci (gymel) in uso nelle isole britanniche dal IX al X secolo; quella pre-romantica, che considera la villotta come un prodotto prevalentemente ottocentesco.
Struttura e autori
A partire dalla prima metà dell'ottocento, data la forte influenza della musica strumentale di matrice astroungarica, si iniziò ad inserire una terza voce in tessitura basso-baritonale che prevedeva l'esecuzione dei gradi fondamentali della scala a sostegno del melos superiore.
Tale prassi influenzò fortemente la produzione villottistica dalla metà dell'ottocento agli inizi del novecento sia in ambito sacro con autori popolari come Antonio Chiaruttini (Tunìn Ciarutìn) padre del testo della celebre "Suspîr da l'Anime" musicata da Oreste Rosso, che in ambito profano con nomi prestigiosissimi come Franco Escher, Giovann Battista Marzuttini (detto Tite Grisòn), Rodolfo Lipizer, Giuseppe Peressoni, Arturo Zardini, o gli stessi Cesare Augusto Seghizzi e la figlia Cecilia.
Tra gli etnomusicologi e folkloristi che hanno raccolto melos di tradizione orale su versetti ottonari villotistici spiccano i nomi di Valentino Osterman e Stefano Persoglia conosciuto nell'ambiente come Coronato Pargolesi.
da Wikipedia, testo friulano
La vilote e je une forme di cjant a trê o plui vôs nassude tal XV secul in Friûl. Formis di cjant derivadis de vilote si son pandudis intes regjon convicinis, in Austrie, in Slovenie e in Venit.
I cjants furlans par solit a no jerin scrits, la int e jere usade a tegniju a ments ancje parcè tantis voltis a no si saveve scriviju.
Passant di bocje in bocje, al capitave che a vignissin fûr variantis e alterazions, fintremai a un vêr mudament dal cjant che dal imprin, al jere daspò deventât un altri. Cjants pardabon di lavôr a no 'ndi è, se no chei che a clamin il lavôr. Il nestri mont contadin al jere sotan e par tant puartât a un bon acet de sô cundizion di vite tant di vê miôr il cjant di consolazion e di lamentazion o di burì fûr a front une forme di ligrie sfrontade e, vedudis lis cundizions materiâls, un poc sfuarçade.
La vilote autentiche e antighe a jere salacor fate in doi viers di dîs silabis, ma si je pandude e sparniçade cuant che à cjatât il sô model in cuatri otonaris o miôr in dôs cubis di otonaris. La stesse vilote, daûr dal paîs e de ocasion, e vignive eseguide (cjantant e balant) in maniere difarente o vignive adatade, e cheste a je propite une da lis carateristichis dal cjant popolâr furlan: la pussibilitât di comedâ il test poetic, la linie de melodie fintremai a la struture armoniche seont da bisugne dai scoltadôrs o, parcè no, dai esecutôrs.
L'autôr al jere intal imprin une persone, di sigûr cun tant di non e cognon, ma la interpretazion a jere par plui corâl e il patrimoni subite coletîf. Il cjant po stâi che al vignìs tacât a une vôs e po dopo l'acompagnament polifonic al rivave bessôl da pît in somp. La polifonie e à marcât di lunc il cjant popolâr furlan cuintri chel di altris bandis talianis dulà che il cjant al jere monodic, e se ancje a plui vôs, par otave e al unisûn.
La tradizion polifoniche furlane si pandeve dulà che un prin, tenôr o sopran, al tacave un cjant, e il secont al intierçave oreglânle a sec e il bas al leve di lunc par toniche e dominant. Chê maniere li di cjantâ a je al dì di vuê un grum rare.
Lis armonizazions e lis corâls dal nûfcent a àn vût il merit di vê nobilitât la musiche, che in efiets a jere puarine, e documentât la sô esistence ma àn, al stes timp, tabiade la frescje usance di cjantâ liberementri e di inventâ, metint dut intes mans di predis, esperts, mistirants e, no simpri, musiciscj.
La villotta friulana, manifestazione d'arte e di cultura
di Sergio Piovesan
La "villotta friulana", come tutti i canti popolari do ogni paese, è una manifestazione d’arte e di cultura tradizionali, tramandata di generazione in generazione ed affidata alla trasmissione orale, mai, o quasi mai, scritta. Essa nasce come testo poetico tutt’uno con la melodia: melodia e testo semplici che esprimono sentimenti semplici con disposizione al sorriso e con una vena di malinconia o di filosofica rassegnazione.
Caratteristica essenziale della "villotta" è la brevità; quattro versi ottonari rivelano in forma concisa, ma compiuta, un sentimento, un concetto, un desiderio: ed hanno quali temi abituali l’amore, la nostalgia, la natura, l’ironia ed il sentimento religioso.
Altra caratteristica, questa volta musicale, è quella che alla voce principale si accompagna un’altra voce a distanza di terza; quando poi alle prime due voci, in genere femminili, si uniscono gli uomini, si aggiunge al canto una terza voce di basso, con suoni tenuti o ripetuti oppure ornando la melodia con qualche controcanto.
Tornando al testo poetico, non bisogna dimenticare l’altissimo valore estetico della villotta friulana e si può ben affermare che è poesia in senso assoluto.
Si dice sempre "villotta friulana" ma è opportuno precisare che, vuoi per motivi geografici, come per i numerosi raccoglitori, il maggior numero di villotte proviene dalla Carnia. Forse dipenderà dalle dolci montagne con infinite risonanze, ma anche dal carattere dei carnici, certo è che lassù tutto canta.
La villotta e D'Annunzio
Come non ricordare infine le parole di D'Annunzio...
... l'antica villotta friulana,
breve come il dardo e come il fiore,
come il bacio e come il morso,
come il singhiozzo
e come il sorriso...